Quando avevo 14 anni, esattamente 14 anni fa, l'adolescenza era un pianeta diverso.
Il massimo della trasgressione era fumare una canna nascosti nei vicoli del centro storico, e una ragazza era considerata "troia" se pomiciava nella stessa sera con due ragazzi diversi.
Io uscivo la notte solo il sabato, e alle 10 e mezzo dovevo essere a casa.
Solo a 16 anni ho conquistato la mezzanotte.
Giravo a piedi perchè del motorino i miei non ne volevano sentire... Dio, i chilometri che macinavo!
A 14 anni mi davano 10mila lire la settimana, e mi bastavano per tutto: un pacchetto da 10 di marlboro lights, una pizza al taglio e una coca per la cena del sabato, e qualche gelato durante la settimana.
Bei tempi, bellissimi.
Il sesso non mi riguardava, a 14 anni.
Sapevo che esisteva certo, ma non mi sfiorava l'idea di "andare fino in fondo". Nemmeno ai preliminari, a dire il vero.
Mi prendevo una cotta al mese, a 14 anni. Bisognava avere qualcuno da sognare, sempre.
E oggi?
Oggi a 14 anni si va in discoteca e ci si cala le pastiglie.
Tutti hanno il motorino, tutti sono vestiti di marca, tutti fanno sesso. Non so se si sogna l'amore, ma di sicuro si passa subito al sodo.
Mi piacerebbe infiltrarmi in un gruppo di teenagers e scoprire come sono cambiati i parametri per giudicare una "troia".
Oggi a 14 anni fai sesso, magari rimani incinta, perchè nonostante tutto sei ancora una bambina senza cervello. E magari ti uccidono, perchè devi saper stare al tuo posto senza mettere nei guai nessuno.
Non ringrazierò mai abbastanza per aver avuto 14 anni 14 anni fa.
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