Giornata di shopping intenso.
Ho cercato l'abito per il matrimonio di mio fratello.
Un C A L V A R I O.
Poichè io avevo già adocchiato ciò che volevo, nel mio fidato negozio Max & co.
Ma, poichè i soldi per pagare non sono miei, e poichè è un acquisto importante per un giorno importante, mia mamma ha preteso di supervisionare l'operazione. Così, prima di giungere lì, abbiamo girato tutti i negozi del centro, perchè "magari trovi qualcos'altro e non puoi fissarti con la prima cosa che hai visto".
Ma perchè?!?!
Perchè se ho visto una cosa che mi piace non posso prenderla e basta?!?!
Perchè devo girare mezzo mondo se quello va bene?!?!
PERCHE' SI.
Ok, e sia.
Ora, chi di voi mi conosce sa che non sono certo un passerotto.
Il mio metro 75 e il mio 41 di piede sono accompagnati da una degna stazza, taglia 46, e una quinta di seno. Sopratutto una quinta di seno. Che per me non è un complesso, anzi, ma delle volte è veramente un dramma e/o una scomodità.
Tutti, ma dico TUTTI gli abiti che ho provato, quando andava bene si chiudevano fino alle ascelle, poi la lampo desisteva sconfitta. Una commessa mi ha detto "magari con un reggiseno contenitivo..."... le è bastato il mio sguardo omicida.
Alla fine, ci siamo dirette nell'unico posto dove saremmo dovute andare dal principio.
Ho preso un completo bellissimo, in tela di seta color indaco-viola, cangiante, gonna e giacchina. Esattamente quello che avevo adocchiato tempo fa.
Quando ho fatto notare a mia mamma l'inutile spreco di tempo e fatica, sapete cosa mi ha detto?
"Potevi dirmelo subito che era così carino, saremmo venute direttamente qui!"
Meno male è l'ultimo fratello che si sposa.
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