martedì 18 marzo 2008

SE FOSSI

Diciamolo.
Al mondo succedono una marea di cose di cui non frega una cippa a nessuno.
Voglio dire. Di certo non mi interessa cosa fa il dirimpettaio tutto il giorno, o perchè la signora P. si ostini a portare la stessa gonna di jeans ininterrottamente in estate e in inverno tutti i giorni da almeno 13 anni.
E non mi interessa nemmeno se Georgie Dabliu è davvero capace di intendere e volere, o se Sarkò ha mandato davvero l'sms a Cecy alla facciaccia di Carlà.
Però magari mi interessa sapere dove si faranno le prossime olimpiadi.
Perchè se io fossi un'altleta della nazionale, non lo so se avrei voglia di gareggiare in un paese dove la repressione contro le persone più pacifiche al mondo per antonomasia, sta tingendo di rosso le strade ogni giorno di più.
E mi farebbe incazzare come una iena sentire lo chef supremo che dà la ricetta della pasta con le straci e non menziona nemmeno per sbaglio quella della spremuta di arancie .
Vabbè, si sa. Il mondo è ingiusto.
Le grandi nazioni si occupano solo di quello che gli fa comodo. I governi democratici esportano democrazia solo dove vale la pena. I capi religiosi amano solo le pecorelle ubbidienti.
E non si può far nulla per cambiarlo, non singolarmente per lo meno. Non finchè non toccheremo il fondo, per lo meno.

Però, se fossi un'atleta... a luglio andrei a farmi una vacanza in Svizzera. Montagne, mucche e neutralità.

1 commento:

mumucs ha detto...

eh, si. l'export della democrazia è una questione spinosa. anche il non essere cattolici è spinoso. anche essere degli atleti è spinoso, ma sai qual'è la cosa più spinosa??? perdere i soldi degli sponsor, un gran casino, quello.