lunedì 21 gennaio 2008

CERVELLOTICA MENTE

Avete mai visto quel capolavoro di film che risponde al titolo di "Essere John Malkovich" ?
Bhe, se non l'avete fatto, fatelo. Anche perchè altrimenti non capirete molto di questo post.

Ad ogni modo.

In questi giorni mi sento proprio così.
Come John Malkivich. Con qualcuno che vive nella mia testa, fa l'ospite indesiderato, e riesce a controllare le mie azioni senza che io possa fare nulla per fermarlo.
Così, costretta a subire le manovre di chi muove i miei fili, marcio avanti come un soldato burattino, faccio quello che -subdolamente- mi si ordina di fare.
Perchè se voglio stare in gioco, queste son le regole.
Il fatto è che non sono stanca di giocare, non fino al punto di ribellarmi all'egemonia dell'ospite.
Però inizio a chiedermi se, da questa posizione infima (e apparentemente?) sottomessa, non possa in qualche modo sovvertire i ruoli.
Anche in maniera sleale, scorretta, non importa.
Perchè sono convinta che NOI siamo gli artefici del nostro destino.
Voglio ritrovare il controllo.
Il comando.
Ad ogni costo.
Voglio tagliare quei fili che muovono le mie scelte.

Devo solo avere il coraggio di prendere le forbici in mano.

Nessun commento: