martedì 4 dicembre 2007

THE DIPARTED

No no no.
Lo so che sono fissata. Sono pienamente consapevole della scialba metodicità con cui affronto certe cose.
Sono disordinata cronica, istintiva, caterpillar.

MA. In certe cose no.
In certe cose sono il perfettinismo fatto a Dida.

La cucina ad esempio.
Per me la consequenzialità con cui si prepara ad esempio, una pizza, è SACRA.
Cucina perfettamente pulita, prima l'impasto, poi il sugo, poi i condimenti, divisi ognuno nel suo piattino. MAI mischiati.

O lo studio.
Libri mai pasticciati, al massimo sottolineati a matita, riassunti ordinatissimi scritti solo con la penna stilografica, su fogli bucati a righe senza margini, l'evidenziatore per le parole chiave.

O i film in dvd.
Conservati nei raccoglitori a libro, ognuno col mini riassunto.

Mia mamma mi dice sempre che dovrei essere così in tutte le cose.
E mi chiedo: perchè non sono così in tutte le cose???
Cioè, il divario è troppo grande. Perchè in altre situazioni sono davvero una casinista disordinata.

Prendete stamattina.
Una montagna di roba da stirare, il 90% mia.
Ho "sbrigato" tutto in mezz'ora. Impossibile, pure io ho stentato a crederci. Le magliette sembravano stirate da un malato di parkinson, certi pantaloni avevano certi solchi che parevano le rughe delle Montalcini. Mia mamma si è impietosita e li ha ristirati.
E il bello è che io SO stirare. Se mi ci metto stiro benissimo. Benissimo.

Sarà che faccio bene solo quello che mi piace.

O sarà che sempre più in me esiste solo il bianco o il nero. Il bene o il male.

Nel senso che se avete fame venite pure a trovarmi, ma se vi serve una camicia pronta per andare in ufficio, fate prima ad andare a Quelpaese. Provincia di Colcazzocheattaccoilferro.

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