SFOGO

Non bisognerebbe MAI prendere le proprie decisioni, fare le proprie scelte, in funzione di ciò che gli altri ne possono pensare.
Ancor meno in funzione dell'attenzione che si vuole avere da qualcuno.

Mi spiego meglio.
Gina è stata lasciata da Pino; Pino si fidanza con Lina; Gina si fidanza con Nino, di cui non è assolutamente innamorata, solo per dimostrare a Pino (in primis) e agli amici (in secundis) che anche lei si è rifatta una vita, che è felice, che è andata oltre. Anche se non è vero.

Oppure.
Maria è amica di Laura; Maria è amica anche di Sandra, che sta molto antipatica a Laura; Maria frequenta Sandra di nascosto e parla male di lei con Sandra, in modo da non farle sospettare la frequentazione, per farla sentire l'unica vera amica, senza suscitare gelosie.

Perchè???
Perchè non dobbiamo sentirci liberi di fare quello che più ci aggrada, finchè rispettiamo il prossimo e noi stessi?
Perchè l'attenzione e l'approvazione degli altri è così necessaria?
Detesto questo tipo di condizionamenti, ne sono stata succube fin troppo tempo.
Nel momento in cui mi capitano situazioni del genere, mi comporto nel mio solito modo da caterpillar... ovvero faccio quello che mi pare, sempre nel rispetto altrui, è chiaro. La mia filosofia di vita è:
NON FARE AGLI ATRI QUELLO CHE NON VUOI SIA FATTO A TE.
Per me questa è una gran verità.
Ma, per la proprietà transitiva, anche gli altri devono fare altrettanto.

Invece no. E mi trovo a litigare per certe mie scelte (che già, in quanto MIE non dovrebbero essere oggetto di discussione), perchè non aggradano qualcuno o non ne stimolano l'attenzione.
Mi sento fortemente incompresa, della serie piccola fiammiferaia, quando succede.
Non mi interessa che mi si dia ragione, anche se penso di averla.
E al limite non m'interessa nemmeno essere capita nelle mie scelte.
Però pretendo di essere rispettata.