QUANTO SEGUE NON E' LA TRAMA DI UN FILM D'AZIONE, NE' IL RACCONTO DI UN INCUBO NOTTURNO.
E' LA CRONACA DI QUANTO MI E' CAPITATO OGGI, 8 AGOSTO 2007.
Ore 9:30.
La Dida sonnecchia a letto, si gode la sua vacanza. Ieri è tornata alle 2, potesse scegliere passarebbe tutta la giornata spalmata sul divano a poltrire.
Ore 9:50.
Messaggio di Mumucs "Dida non ho la macchine, niente mare!".. "pazienza, ci organizziamo nei prossimi giorni".
Ok, niente mare. Ora mi alzo... ma no, che fretta c'è, non devi fare nulla di urgente. Non devi uscire, non devi andare al mare.
Eppure... Mah, sento odore di fritto. Macchè, è la tua impressione. Verrà da fuori, hai la finestra aperta e la persiana socchiusa. La Dida si riassopisce un poco. Smanetta il cellulare.
Ore 10:30.
Cazzo, ora sento odore di bruciato. E non è la mia impressione. Dai Dida, alzati da quel letto, smettila di cazzeggiare col cellulare.
Apro la porta della mia stanza. Mi investe una folata di fumo.
Tossisco, mi precipito in cucina. E' invasa dal fumo. Sul fornello un pentolino schizza paurosamente di olio bruciato, acqua e... schegge di vetro.
Corro per spegnere il gas, ma il pavimento è impregnato d'olio. Scivolo.
Sbatto prima il ginocchio sinistro, cado in avanti e istintivamente metto le mani avanti, sento una fitta alla mano sinistra, scivolo ancora, sbatto con la faccia per terra.
Schizzi bollenti mi arrivano sui capelli e sulle braccia.
Cazzo, il fornello è ancora acceso.
Mi tiro su facendo attenzione a non scivolare di nuovo, riesco a girare la manopola. Il gas è spento.
La cucina è una coltre impenetrabile di fumo puzzolente. Mi tiro su, senza badare per il momento che ho la bocca piena di sangue.
Apro ogni finestra, mi precipito in salotto, ma la situazione è anche peggiore. Non riesco a respirare, tossico, mi bruciano gli occhi. Lacrimo. Non vedo nulla, mi manca l'aria nei polmoni.
Torno indietro, entro in bagno, metto sotto l'acqua un asciugamano e me lo premo sul viso.
Torno in cucina, entro in salotto, spalanco tutto.
Il fumo ha ormai invaso tutto l'appartamento, anche la mansarda.
Corro disperata per casa e apro ogni porta e ogni finestra.
Esco in balcone, non resisto più.
Tossico come una matta, vomito il nulla che ho nello stomaco.
Mi accascio per terra, forse svengo... No cazzo, mantieni la calma.
Mi ci vogliono 5 minuti per riuscire a tornare nella mia stanza. Afferro il cellulare, chiamo mia madre.
Il cellulare squilla nell'altra stanza. Non se l'è portato appresso.
Doveva andare dalla parrucchiera, magari è ancora li. Chiamo. Urlo disperata al telefono.
Torno in balcone, l'unico posto in cui si può respirare. Piango, disperata. Mi porto la mano alla bocca e la ritrovo piena di sangue.
Dieci minuti e arriva mia madre.
Spettacolo niente male, anche se il peggio era passato. La casa immersa ancora in una nebbia densa e maleodorante, io che urlo e perdo sangue dalla bocca.
Una buona ora per calmarmi, e due per pulire il disastro.
Ho il ginocchio sinistro livido, la mano sinistra gonfia e dolorante fino al gomito, devo aver pestato un tendine; le labbra hanno due tagli, uno interno e uno esterno, e mi fa male la spalla destra.
Mia madre è uscita stamattina alle 8, lasciando sul fuoco un pentolino pieno d'acqua con dentro un barattolone di pomodori sott'olio.
E' uscita chiudendomi dentro casa, come fa quando io sono ancora a letto, e non si è portata il cellulare dietro.
La nostra cucina è tutta in legno.
Quando il barattolo si è rotto per il troppo bollire e l'acqua nel pentolino si è consumata, olio e pomodori hanno continuato ad arrostire per 2 ore, lanciando schizzi dappertutto. Una scintilla e la cucina diventa un enorme barbecue.
Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto succedere se...
Non voglio pensare.
E' la terza volta che "scherzo" col fuoco.
La prima, 18 anni fa, quando la 500 su cui viaggiavamo io e mio fratello Piergiorgio ha preso fuoco al motore sulla strada per Torregrande ed è esplosa un attimo dopo che noi siamo saltati fuori.
La seconda, 4 anni fa, quando il fornello da campeggio che teniamo in mansarda ha perso gas, si è infiammato e per spegnerlo sono arrivati i pompieri. La mia mansarda ha tutte le pareti ricoperte di pannelli di legno.
Ok, non c'è due senza tre.
Ora basta, ho pagato il conto.
Ora mi stendo. Non ho fame.
Credo che smetterò di fumare.
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2 commenti:
ma porco mondo!!oh ma che roba è!aiuto!
occazzoooooo
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